Val Grande ’44

Val Grande ’44

Storia del Rastrellamento Nazifascista del giugno del 1944 nel bacino intorno allo Zeda e al monte Pedum, in Val Grande

FILM DOCUMENTARIO del regista Stefano Cerutti che racconta, con suggestive immagini girate nel parco Nazionale della Val Grande, i terribili conflitti tra divisioni partigiane e nazifasciste avvenuti tra il 12 giugno e il 30 giugno 1944.

“…Gradirei una cosa sola, a ricordo di tutti i nostri caduti e di tutti i valligiani che ci hanno aiutato, vorrei che in questo Parco Nazionale, quando la gente che viaggia sulla montagna passa sui sentieri, vicino alle baite dove sono caduti i giovani, ricordasse che cos’è stata per loro e per noi la Val Grande…”
 Piero Spadacini – Ex partigiano

Gli appassionati di escursionismo conoscono certamente la Val Grande, le sue cime e i suoi sentieri, famosi per la bellezza del paesaggio e per essere inseriti in uno dei parchi nazionali più selvaggi d’Italia e d’Europa. Queste montagne, meta tra le più gettonate dai trekker di tutta Europa, sono il luogo ideale per contemplare la bellezza della natura selvaggia. Ma la Val Grande non è solo questo: chi frequenta questi luoghi non può ignorare i numerosi segni della sua storia: quella degli alpigiani che un tempo la abitavano, dei boscaioli e soprattutto, di quella storia che ha disseminato di croci e lapidi le cime, gli alpeggi e gli angoli più remoti durante il grande conflitto della II Guerra Mondiale. La Val Grande, infatti, è stata l’arena di uno dei più oscuri capitoli della “guerra di resistenza” tra formazioni partigiane e nazifasciste. In particolare, si ricordano i circa 20 giorni di rastrellamento, dal 12 al 30 giugno del 44’, che vide impegnati più di 4.000 uomini di unità della Wermacht, delle SS e della Repubblica di Salò, che portarono a compimento un vero e proprio massacro (più di 500 morti nei due schieramenti).

In questi luoghi spesso ci rechiamo con leggerezza, ignorando quello che è accaduto, e senza percepire il carico di questa storia che non andrebbe dimenticata. Nel documentario riconosceremo alcune delle arene più belle dell’escursionismo ossolano: il Monte Zeda, il Pedum, la valle di Pogallo, i villaggi di Cicogna e Finero e i numerosi alpeggi dove oggi troviamo ruderi e bivacchi, che un tempo erano rifugio e riparo di giovani e giovanissimi combattenti delle due fazioni. L’obiettivo, con la proiezione di questo documentario, è quello di fornire all’escursionista la conoscenza minima delle vicende, affinché sia in grado di inquadrare i fatti, riconoscere i luoghi, e dare una lettura nuova al paesaggio montano, che non è solo natura ma è anche storia.

In sintesi:

  • 12 giugno 1944: inizio rastrellamento in Val Grande
  • 12/13 giugno: sacco e bombardamento di Cicogna
  • 14 giugno: combattimenti in Valle Intrasca (pizzo Pernice) contro brigata Cesare Battisti
  • 14/15 giugno: i tedeschi invadono l’alpeggio di Pogallo – Brigata Giovane Italia in fuga sul Pedum
  • 16 giugno: i tedeschi occupano tutte le bocchette e le vie di fuga della Val Grande – Combattimento sul monte Zeda e Marona
  • 17 giugno: combattimenti al Pian dei Sali (Finero)
  • 20 giugno: eccidio di Fondotoce e di Baveno
  • 23 giugno: eccidio di Finero
  • 30 giugno: fine del Rastrellamento